DOMENICA E LUNEDI

Domenica e Lunedi

No, non perdetelo il tempo ragazzi,
non è poi tento quanto si crede;
date anche molto a chi ve lo chiede,
dopo domenica è lunedì.
Vanno le nuvole coi giorni di ieri,
guardale bene e saprai chi eri;
lasciala andare la gioia che hai,
un giorno forse la ritroverai.
Camminano le ore,
non si fermano i minuti;
se ne va,
è la vita che se ne va;
se ne va,
di domani nessuno lo sa.
Dopo domenica è lunedì.
No, non perdiamolo il tempo ragazzi,
non è poi tanto quanto pensate;
dopo l'inverno arriva l'estate
e di domani nessuno lo sa.
Camminano le ore,
non si fermano i minuti;
se ne va,
è la vita che se va;
se ne va,
dura solo il tempo di un gioco;
se ne va,
non sprecatela in sogni da poco;
Se ne va,
di domani nessuno lo sa.
Non si fermano i minuti,
dopo domenica è lunedì.
Camminano le ore
ed il tempo se ne va;
non si fermano i minuti,
di domani nessuno lo sa.
Dopo domenica è lunedì.
No, non perdetelo il tempo ragazzi,
non è poi tanto quanto si crede;
non è da tutti catturare la vita,
non disprezzate chi non ce la fa.
Vanno le nuvole coi giorni di ieri,
guardale bene e saprai chi eri;
è così fragile la giovinezza,
non consumatela nella tristezza.
Dopo domenica è Lunedì...

Fou de love

Sangre
loviente in core
Amai ma
come moro non vivrò mai
Loviente sangre
mit you por siempre
e tu non piense a mme
T'amo
più tuo son io
che de moi
son perdido e chiedo di me
a les tue braccia
a los tus besos
now che sarà de mi
Aulentina
tu non vivi per moi
Tiranna mia
tu non vivi per me
I fou de love
appriesse a tte
Amor che a me me fas le feu, la glace, plaisir, dolor
co ch'el vols
Tiranna mia
despotista tu sì
Tiranna mia
pianto e riso y desir
I fou de love
appriesse a te
Amor che a me me fas le feu, la glace, plaisir, dolor
e scioglie el sangre
loviente in core
rossiente por ti
Vurria vurria
ma prima 'e murì
Vida d'erotica ambicion
e moratoria de l'amour
e di esiziale inquisicion
Tiranna mia
ca ira
Sangre
Loviente in core
io basio
las palabras coi labbri miei
e più ti bramo
si el tuo bel labbro
palabra non è
Galantina
tu non vivi por mi
Tiranna mia
tu non vivi per me
I fou de love
appriessea ttè
Amor che a me me fas le feu, la glace, plaisir, dolor
co ch'el vols
Tiraanna mia
despotista tu sì
Tiranna mia
pIanto e riso y desir
I fou de love
appriesse a ttè
Amor che a me me fas le feu, la glace, plaisir, dolor
e scioglie el sangre
loviente in core
morir je vurria
d'amour con ti
ma primma 'e murì
I feu de love
Tiranna tu sì
Sangriente love
in core por ti

Giovanna D'Arco

L'angelo Michele, primo,ti parlò
la seconda voce fu di Margherita,
quando Caterina, infine, ti chiamò
scese un'ombra d'oro sopra ia tua vita.
Non ascoltare, aspetta
non ascoltare più,
piede che sfiora l'erba
più non ritornerà,
ma la tua gola ride
solo mon Dieu, mon Roi
Cantano le voci chiuse dentro te:
"Una contadina darà il trono a un re!"
Una spada, un elmo ed un cavallo avrai,
i capelli a ciocche taglierai leggera,
poi tutta di ferro ti rivestirai
sul fianchi di giglio, sulla croce nera.
Il fumo, il sangue, il fango
l'alba li accenderà,
al fuoco, al fuoco, brucia!
Che cosa brucerà?
Il bosco sta bruciando,
brucia la verità.
Cantano feroci chiuse dentro te:
"Una contadina ha dato il trono a un re!"

Le dodici lune

La luna del ghiaccio
la luna dei fantasmi
la luna calda del sole che ritorna
La luna dei fiori
la luna dei germogli
ia luna gialla del grano che matura.
La luna del riso
la luna del raccolto
la luna bianca del volo degli uccelli.
La luna grande
la luna delle foglie
la piccola luna del sole che muore.
E la pioggia goccia
consuma la roccia;
così, notte dopo notte
le dodici lune.

La ragazza e l'eremita

La ragazza è molto bella
e cammina ad occhi bassi,
l'eremita canta il Gloria
per le pietre e per i sassi.
La ragazza ha un coltello
e di lacrime lo bagna,
L'eremita parla ai lupi
chiusi dentro alla montagna.
La ragazza hai piedi nudi
e l'ortica li ha tagliati,
l'eremita sul rosario
conta i giorni ritrovati.
La ragazza è sulla riva
e si pettina i capelli,
l'eremita beve l'acqua
dei dolore nei ruscelli.
La ragazza si addormenta
per sognare il primo amore, l'antico amore,
l'eremita prende un sasso
e si balle forte il cuore, rintocca il cuore
ma il cielo resta muto.
La ragazza è tutta bianca
sotto il cielo che s'abbruna,
l'eremita sul suo corpo
coglie il fiore della luna.
La ragazza grida un nome
e si sveglia all'improvviso, lo guarda in viso;
L'eremita non risponde
lentamente china ll capo, nasconde il viso
e il cielo si fa scuro.
la ragazza apreil coltello
e lo affonda dentro ll petto
l'eremita coglie spighe
e le scioglie sul suo letto.
La ragazza vola in cielo
sulla nuvola più chiara,
l'eremita accende un fuoco
e la fiamma la rischiara.
Ma la pioggia spegne il fuoco
nella notte fredda e nera,
l'eremita sotto il cielo
grida forte una preghiera.

La donna della sera

Una tua ruga
bella di stanchezza
di più m'intriga
della giovinezza.
Il seno che pende di più mi da
dei seni ritti di ben altra età.
Io mi addormento
sopra il tuo sedere
memoria e vanto
di battaglie vere.
Meglio la tua pelle, arata a terra
di quella liscia di una giovincella.
C'è nell'inverno tuo
quel che l'estate non ha;
caldo l'autunno tuo
più dell'altrui primavera.
Tutto quel gran mare di gioventù
non vale ll letto che prepari tu.
Silenzio ed ombra
mettimi nel cuore
con le tue labbra
che ci sanno fare.
Meglio le tue grasse coscie di pane
dei giunchi acerbi delle ragazzine.
C'è nell'inverno tuo
quel che l'estate non ha;
caldo l'autunno tuo
più dell'altrui primavera.
Tutto quel gran mare di gioventù
non vale il letto che riscaldi tu.
Vince il tuo inverno
sulla primavera.
Ogni tuo segno
è una mia bandiera.
Vince la rosa
che mi mostri intera
su quella chiusa
prima della sera.

I Santi

E camminando e camminando
stanno arrivando, stanno arrivando.
E camminando e camminando
stanno cantando, stanno cantando.
E camminando e camminando
stanno gridando, stanno gridando.
Ora le stelle stanno cadendo,
le nostre mura stanno tremando
e camminando e camminando
a piedi nudi ballano i Santi...
Trombe e tamburi ballano i Santi...
A braccia alzate ballano i Santi...
Marciando lenti ballano i Santi...

Il trionfo di Bacco e Arianna

Quest'è Bacco e Arianna
belli e l'un dell'altro ardenti:
perchè ll tempo fugge e inganna,
sempre insieme stan contenti.
Queste ninfe e altre genti
sono allegre tuttavia.
Chi vuoi esser lleto, sia:
di doman non c'è certezza.
Questi lieti satiretti
delle ninfe innamorati,
per caverne e per boschetti
han loro posto cento agguati;
or, da Bacco riscaldati,
ballan, saltan tuttavia.
chi vuoi esser lieto, sia:
di doman non c'è certezza.
Queste ninfe anche hanno caro
da lor essere ingannate;
non può fare a amor riparo
se non gente rozze e ingrate;
ora, insieme mescolate,
suonan, cantan tuttavia.
Chi vuoi esser lieto, sia:
di doman non c'è certezza.
Mida vien dietro a costoro:
ciò che tocca or diventa.
E, che giova aver tesoro,
s'altri poi non si contenta?
Che dolcezza vuoi che senta
chi ha sete tuttavia?
Chi vuoi esser lieto, sia:
di doman non c'è certezza.
Donne e giovinetti amanti,
viva Bacco e viva Amore!
Ciascun suoni, balli e canti!
Arde di dolcezza il core!
Non fatica! Non dolore!
Ciò c'ha a esser convien sia.
Chi vuoi esser lieto, sia:
di doman non c'è certezza.
Quant'è bella giovinezza
che si fugge tuttavia!
Chi vuoi esser lieto, sia:
di doman non c'è certezza.

C'è una sala in Paradiso

C'è una sala in Paradiso
dove aspettano le anime,
senza spazio e senza tempo
in attesa del momento
di entrare dolcemente
nella vita che le attende,
nel futuro così oscuro
sotto il cielo così chiaro.
Nell'istante più importante,
sulla soglia della vita,
ogni spirito è diviso
e si deve ritrovare.
E quell'urlo in cui si è nati
è già il nome da cercare
per poi essere completi
ed insieme camminare.
C'è chi si cerca invano
e chi non cerca più,
c'è chi guarda così lontano
che oramai non vede più.
Ti ho cercata in un'immagine,
ti ho trovata accanto a me,
uno specchio così fragile
di ciò che ho dentro me.
In un tempo senza tempo,
il mio tempo insieme a te.

Tenera nemica

Figlia, mia cara
come sabbia al sole
sei d'oro...
Tu, figlia
piccola mia luna
misteriosa per me...
Sorrisi
ed improvvise lacrime
Silenzi
e sguardi ostinati e allegria
Mia cara,
prendi le mie ali e vola
lontano da me.
Figlia, mia cara
prepotente e fragile
sei mia...
Tu, figlia
tenera nemica
sconosciuta per me...
Mi parli...
Fiumi di parole e poi
segreti
e sogni speranze e timori
Mia cara,
prendi le mie ali e vola
lontano da me.
Ti guardo...
Come mi assomigli,
la rabbia
la mia stessa malinconia
Mia cara,
prendi le mie ali e vola
lontano da me.

Un angolo del cielo

Nebbia
l'alba
le nuvole
il vento
un piccolo uomo in un angolo del cielo...
Terra
acqua
ll mare
il tempo
il sole caldo rosso splendore...
Silenzio
immenso
oscurita`
un piccolo uomo in un angolo del cielo...